Tour del Ghetto ebraico di Roma
Tour del Ghetto ebraico di Roma: Guida turistica di Roma
Il tour del ghetto Ebraico di Roma è un tour che si collega molto bene anche con la visita del rione trastevere visto la loro vicinanza. Il tour comincia con incontrare il gruppo presso il portico di Ottavia, antico edificio costruito in epoca augustea da l’Imperatore Augusto per dedicarlo a Ottavia sua sorella.
L’antico tempio era diviso in due piccoli templi dedicati a Giunone Regina e Giunone Statore. Il tempio che possiamo vedere all’interno del Ghetto è una totale ricostruzione in epoca Severiana, visto che il tempio antico è andato distrutto.
Tornando a noi a riguardo il tour del nostro ex ghetto ebraico, dobbiamo partire dall’origine. La comunità ebraica si era insediata nella zona solo dopo il 1555. Visto che gli ebrei arrivati a Roma in epoca romana si insediarono a Ostia Antica dove ancora oggi troviamo la più antica Sinagoga del mediterraneo. Poi a causa delle restrizioni di pesce, la comunità fu obbligata a trasferirsi a Roma nel rione Trastevere.
Solo dopo la terribile inquisizione del Vaticano sotto papa Paolo Carafa 1555, gli ebrei furono trasferiti al ghetto e chiusi in delle mura. Le quali mura furono distrutte solo dopo 1870 con l’unificazione dell’Italia.
La visita del ex Ghetto ebraico di Roma
La visita è organizzata in varie tappe, si comincia sempre con la parte più antica quella Romana, per poi passare al periodo medievale in particolar modo noto per il fatto che una gran parte della comunità ebraica erano pescatori. E le antiche famiglie Romane avevano tutti il loro banco al ghetto in tal modo il pesce fresco che arrivava era diretto subito sulle tavole della nobiltà romana. In particolar modo quelle del papa. Visto che li vi era una specie di misuratore che indicava le dimensioni dei pesci che dovevano essere inviate al papa.
Purtroppo oggi del mercato del pesce rimane solo un vago ricordo visto che già nel Ottocento le cose erano abbastanza cambiate. Lasciando questa zona e passando dietro si può percorrere una piccola strada chiamata via della Reginella, interessante strada che ricorda molto bene il tessuto urbano dell’epoca. Oggi è una strada piena di piccoli negozi molto interessanti.
Arrivando alla fine di via della Reginella si arriva nella piazza principale del ghetto dove oltre alle scuole statali della comunità ebraica vi sono anche molti simpatici ristorantini che preparano la tipica cucina ebraica, la bottega del ghetto più nota è la pasticceria. Che fa la torta ricotta e visciole più buona d’Italia.
Lasciando il centro del ghetto di passa a Piazza delle 5 Scole dove vi erano le 5 sinagoghe delle varie comunità ebraiche, le quali erano praticate all’epoca. Per poi essere unificate con la sinagoga centrale poco distante. La visita della Sinagoga è una visita solo esterna, visto che in questo tour non vengono visitati monumenti all’interno. Ma per chi vuole visitare la Sinagoga centrale di Roma basta che si mette in contatto con la segreteria e ogni giorno partono delle visite guidate in varie lingue.
Tour di Trastevere
Lasciando il Ghetto ebraico ci si accinge verso il rione trastevere, il quale è il quattordicesimo e ultimo rione di Roma. Che tutti pensano molto piccolo ma in verità è un rione molto grande e pertanto si visita in un minima parte. Dal ghetto si passa ponte quattro capi e si arriva all’isola Tiberina, la straordinaria isola che secondo la tradizione Esculapio Dio della medicina salpa da una nave in questo specifico punto. Facendo intendere ai Romani dove fosse il luogo per costruire il suo tempio a Roma. In epoca medievale poi il tempio viene dedicato a San Bartolomeo, dove verrà costruita la chiesa dedicata a San Bartolomeo e dove saranno custodite le spoglie del santo.
L’isola oggi è molto nota per gli ospedali che vi sono; ed per la sua particolare forma che ricorda un antica nave romana come a ricordare la nave di Esculapio. Da un punto di vista morfologico e geologico in epoca romana l’isola ebbe un ruolo strategico per la fondazione di Roma. In quanto il fiume Tevere è navigabile per un solo tratto e pertanto gli etruschi erano obbligati a passare attraverso un piccolo margine. Dove i Romani grazie a delle lunghe catene riuscivano a bloccare il passaggio chiedendo la gabelle agli etruschi ed ad altri popoli di passaggio.
Passata l’isola ci si inoltra a Trastevere, dove si possono ammirare delle straordinarie casette di epoca medievale, che fanno ricordare la vecchia Roma di Trilussa. Si prosegue fino ad arrivare a Viale Trastevere che è la parte meno bella visto il grande sventramento del rione eseguito dopo l’unificazione d’Italia. Il quale ha danneggiato molto la zona togliendogli quell’aspetto di borgo medievale chiuso.
Santa Maria in Trastevere
Dopo Viale Trastevere si arriva a Santa Maria in Trastevere, straordinaria chiesa nel cuore del Rione dove si possono ammirare dei bellissimi mosaici di Pietro Cavallini risalenti al 1291. Cavallini è stato uno dei maggiori pittori mosaicisti a Roma del 1300.
Le opere del Cavallini a Roma le possiamo trovare nella chiesa di San Paolo fuori le mura, Santa Maria in Trastevere, San Giorgio in Velabro, Santa Cecilia in Trastevere con il giudizio universale, Santa Maria in Araceli e Santa Maria Maggiore. La chiesa è anche interessante dal punto di vista architettonico dove possiamo notare moltissime colonne di spoglio proveniente dagli antichi edifici della Roma antica.
Lasciando la chiesa si può prendere in piena tranquillità il gelato in piazza, dove è uno straordinario luogo di struscio. Ormai purtroppo no più di Romani come “na volta” ma di tanti stranieri che provengono da ogni lato, i quali la sera amano fare come i romani. Ossia mettersi in piazza e spettegolare sugli altri.
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