Tivoli e le sue Ville
Come sappiamo la città di Tivoli che si trova a soli 25 km da Roma è nota nel mondo per le sue splendide ville. La più nota chiaramente è Villa d’Este poi viene Villa Adriana ed infine Villa Gregoriana.
Pochi sanno però Tivoli è una città importante sin dall’epoca romana, con importanti ville romane che ad oggi non sono più visibili eccetto Villa Adriana, ma la stessa non era l’unica grande villa Romana. Certo è una delle più grandi Ville del periodo Romano, ma vi è anche la villa di Quintilio Varo di dimensioni minori ma rilevanti.
Quintilio Varo era un politico e generale Romano, che nasce tra il 46 e 47 a.c, oggi rimane molto poco della sua villa visto che sopra le antiche strutture romane vi è stato costruito il Santuario della Madonna del Quililiolo. Il cui nome deriva da Quintilio varo. La villa era molto grande ad oggi se ne rilevano circa 6 ettari, costruita con una tipica pietra locale chiamata “breccia di Tivoli”.
Villa di Manilio Prisco
Un altro complesso residenziale risalente all’epoca romana è la villa di Manilio Prisco, a cui corrisponde nella zona di Villa Gregoriana, che ingloba tutta la struttura romana e risale al 114 d.c. Manilio Prisco Console romano decise di costruire la sua villa per essere vicino all’antica acropoli di Tivoli.
Villa di Cassio
La Villa di Cassio, si trova in direzione della strada di Pomata, andando fuori Tivoli. Anche qui i reperti sono un gran ché visibili. Anche perché buona parte della zona è stata occupata dagli insediamenti abusivi degli anni Settanta del Novecento.
Cassio era noto a Roma per aver organizzato la congiura di Cesare, molti reperti della villa come anche della villa di Manilio Prisco sono ai Musei Vaticani di Roma. In particolar modo il Fauno dei Musei Vaticani come molti altri oggetti arriva da Tivoli.
Villa di Bruto
Della Villa di Bruto rimane molto poco, e quello che rimane è visibile quando si sale verso Tivoli venendo da Roma sulla via tiburtina. L’antica residenza romana era di una notevole dimensione visto che aveva 180 metri di lunghezza e 100 di larghezza, con grandi criptoportici laterali come che volessero ricordare l’antico tempio di Palestrina. La villa ad oggi è chiamata Villa di Bruto ma non sappiamo se sia lo stesso bruto che abbia ucciso Giulio Cesare o che lui sia un discendente della famiglia.
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