Sventramenti di Roma
Sventramenti di Roma dopo l’Unificazione di’Italia
Si pensa sempre che gli sventramenti di Roma siano cominciati con Mussolini dopo la sua elezione del 1922. Ma non è cosi’; Roma dopo essere stata nominata la capitale d’Italia ha avuto un fortissimo stravolgimento. La moda europea di Londra e Parigi imponeva i grandi viali e i grandi palazzi, radendo al suolo tutto un periodo che faceva parte del periodo medievale cancellando in un batter d’occhio un architettura storica molto importante.
Per quanto riguarda Roma il grande stravolgimento fu la devastazione e la creazione degli argini di Lungo Tevere grazie all’architetto Cavenvari. Che con l’occasione furono anche abbattute tutte le porte con le mura del ghetto di Roma. Inoltre vi fu un grande sventramento a Via Nazionale, come anche a Via Cavour e Corso Vittorio. Poi vi fu la totale distruzione di Villa Peretti per la costruzione della stazione Termini. Furono ampliati nella falsa riga gli sventramenti fatti da Sisto V, collegando la stazione termini al Parlamento e al Vaticano.
Sui nuovi sventramenti, furono costruiti molti ministeri e palazzi in stile Umbertino. Come ancora possiamo vedere a Via Nazionale, Via Urbana, Via Cavour e Viale Rinascimento. Gli sventramenti di quel periodo sono facilmente riconoscibili dai vari livelli di città che si sono sovrapposti. Possiamo notarlo con la chiesa di San Vitale a Via Nazionale e Via Cavour dove parallelamente scorre la Via Leonina antica strada medievale che taglia in due l’antica Suburra.
Uno dei primi piani regolatori di Roma risalgono al 1873 e modificato dieci anni dopo nel 1883 da Alessandro Vivarini, a cui si fa riferimento per il periodo delle costruzioni eseguite in stile umbertino; che comportò inoltre con Pio IX l’introduzione dei collegamenti ferroviarie e stradali tra Roma e le località limitrofe. Come ad esempio il treno personale del Papa tra il Vaticano e i Castelli Romani.
Piazza Venezia
Un altra zona di sventramenti che furono eseguite prima di Mussolini fu la creazione dell’altare della Patria. Che comincia a essere costruito dall’architetto Sacconi dopo l’unificazione d’Italia distruggendo tutta una parte di tessuto che risaliva all’epoca Romana fino all’Ottocento. Con antiche chiese ospedali e molte altre strutture di rilievo.
Purtroppo era la moda dei quel periodo e noi non potevamo essere meno dei francesi e ne tanto meno degli inglesi.