Gianicolo e Villa Pamphili: I Parchi di Roma e le sue ville

Il Gianicolo e Villa Pamphili

Villa Doria Pamphilj è il parco pubblico più grande di Roma. Situata sul colle Gianicolo è ancora delimitata da antichi tracciati romani come via Aurelia Antica. Nelle vicinanze si trovano il rione Trastevere, la Città del Vaticano e la Villa Farnesina. Villa Doria Pamphili fu progettata agli inizi del Seicento dallo scultore Alessandro Algardi e dal pittore Giovanni Francesco Grimaldi su commissione di Camillo Pamphilj.

Splendido il Casino del Respiro, più noto come Villa Algardi, posto al centro del parco, circondato da un agrumeto e da curatissimi giardini all’italiana. Nel 1849 la villa fu teatro di una delle più cruente battaglie per la difesa della “Repubblica Romana”. Durante uno degli assalti morì il colonnello Angelo Masina e fu ferito a morte Goffredo Mameli. Dopo l’Unità d’Italia il colle Gianicolo divenne un grande parco pubblico e una sorta di memoriale del Risorgimento. Sul piazzale di San Pietro in Montorio, nel 1879, fu costruito un “Monumento ai caduti per la causa di Roma Italiana”, oggi scomparso. Nel punto più alto del colle potete ammirare le statue equestri di Garibaldi e di Anita.

Nel piedistallo sono conservate le spoglie di Anita. Nel declivio sotto il Fontanone di Paolo V e lungo la via del Gianicolo che scende verso San Pietro potrete vedere mezzibusti marmorei e ritratti di illustri garibaldini. Stiamo parlando dei Mille e dei combattenti che avevano resistito per settimane, con Garibaldi, alle truppe francesi di gran lunga più numerose e meglio armate. Il colle Gianicolo è uno dei colli più romantici della città di Roma. Sorge alle spalle di Trastevere e si estende fino alla Basilica di San Pietro. In cima al colle il panorama è mozzafiato! Qui tutti i giorni a mezzogiorno un cannone spara a salve.

Lo sparo è udibile fino al colle Esquilino. Una delle attrazioni assolutamente da non perdere è il Tempietto del Bramante, il miglior esempio di architettura rinascimentale a Roma. L’edificio risale al 1502 e fu eretto dal genio del Rinascimento Bramante, per ricordare il presunto luogo dell’esecuzione di San Pietro. Se amate la natura, recatevi all’Orto Botanico, qui potrete ammirare circa 8000 specie di piante.

Storia di Villa Pamphili

Come spesso abbiamo detto la città di Roma prima dell’Unificazione d’Italia era circondata da circa 300 ville che giravano interno alle mura aureliane. Molte di essere erano considerate vigne o ville di campagna, visto la loro grande estensione. Nel 1630 l’importante famiglia Doria Pamphili comincia a impossessarsi della Villa Vecchia, e tra il 1644 ed il 1652 il prestigio della famiglia comincia a diventare sempre più forte e potente grazie alla presenza di Papa Innocenzo X. Il quale affida allo scultore Alessandro Algardi ed al Pittore Giovanni Francesco Grimaldi il restauro della Villa Vecchia ed il rifacimento generale dei giardini affidati al botanico Tobia Aldini, già noto a Roma per aver sviluppato gli orti Farnesiani.

“A Roma Alessandro Algardi era già all’epoca un artista di pari livello del Bernini e di molti altri artisti barocchi, il quale  non ebbe i giusti riconoscimenti artistici a causa della grande immagine berniniana la quale offuscava tutto il panorama Romano. Visto la grande scaltrezza dell’artista napoletano. “

All’interno della villa possiamo ancora vedere nel suo esterno il Casino del Bel Respiro progettato da Alessandro Algardi nel 1644 oggi sede della Presidenza del Consiglio dei Ministri  dove spesso vengono accolti ospiti che visitano Roma per motivi diplomatici. Ricordiamo la visita più nota sotto il governo Berlusconi; e stata quella di Geddafi che nel 2009 fece mettere delle tende per essere ospitato assieme alle sue amazzoni.

Nel Settecento la villa viene rimaneggiata con anche il giardino il quale ancora oggi mantiene l’immagine rimaneggiata durante il periodo del Nouvelle Regime Romano. Dando in questo modo un gusto alla francese. La villa è d’ispirazione Palladiana anche se non è molto visibile a causa della ricca decorazione  di nicchie e di stucchi rimaneggiati durante il Settecento Romano.

La villa rimarrà alla famiglia fino al 1856 dove nel 1856 fu unita alla confinante Villa Corsini, per poi essere trasformata un una grande azienda agricola di proprietà della famiglia Pamhili fino al 1939, Dopo il 1939 il comune di Roma comincerà gli espropri della proprietà a causa della sua grandissima estensione. E solo dopo il 1971 la villa fu definitivamente acquistata dallo Stato Italiano  per essere messa a disposizione della municipalità romana, ed essere utilizzata come parco pubblico.

Ad oggi solo la cappella funeraria in stile neoclassico progettata da Edoardo Collamarini è rimasta di proprietà della famiglia Doria Pamphili e pertanto non è visitabile ed è visibile solo dall’esterno.

La villa ha un estensione di circa 200 ettari ed è aperta tutto il giorno visto che è un parco pubblico. Al’interno del parco vi è un laghetto, uno stagno, un ruscello ed è una villa molto frequentata dai romani per fare delle belle passeggiate e fare sport.

Sempre all’interno è interessante notare che i viali sono dedicati a donne famose e di prestigio come ad esempio: Artemisia Gentileschi nota pittrice del fine Cinquecento, Oriana Fallaci nota giornalista italiana, Florence Nightingale inglese e famosa per essere la prima infermiera a creare l’assistenza infermieristica, Alda Costa nota docente italiana, Natalia Ginzburg scrittrice di fama internazionale, Maria Callas cantante di origine greca e molte altre personalità. Come anche le note sorelle Bronte, note per essere delle scrittrici inglese cresciute a Bronte in Sicilia  famosa città dei Pistacchi.

 

 

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