Esquilino
Esquilino il quartiere degli impiegati
Il quartiere dell’Esquilino come lo vediamo oggi è un quartiere che è stato abbastanza sconvolto dopo il 1870. Se il quartiere Prati era la zona degli avvocati e giudici; il quartiere dell’Esquilino nel primo del Novecento era in particolar modo una zona della piccola borghesia romana. Che ospitava insegnanti e impiegati dei ministeri che erano li in zona.
Il cuore della zona era Piazza Vittorio che fino al 2000 circa era sede del noto mercato di Piazza Vittorio uno dei più noti mercati romani che coprivano tutta la zona sud della capitale. La piazza fu dedicata a Vittorio Emanuele Re d’Italia come tutte le strade limitrofe furono dedicate a personalità che si occuparono dell’Unificazione dell’Italia.
La zona inoltre fu una zona importante visto la vicinanza alla Stazione Termini che consentiva di collegare tutte le città d’Italia con Roma. Pertanto era una zona molto richiesta visto la sua comodità e la sua logistica.
Presso l’Esquilino troviamo molte strutture civile di grande rilievo che non troviamo in altre zone di Roma e questo ci fa subito capire il ruolo della zona che era una zona strategica della città.
Le strutture civile che ancora abbiamo all’Esquilino sono:
- Antico palazzo della Zecca di Stato a Via Principe Umberto di Carlo Mongini
- Palazzo del Freddo di Giovanni Fassi antica Gelateria Romana a Via Principe Eugenio
- Acquario Romano del fine Ottocento a Piazza Manfredo Fanti di Ettore Bernich
- Palazzo delle Casse di Risparmio oggi sede dell’Intelligece a Piazza Dante di Luigi Rolland
Il quartiere oggi è la zona più internazionale di Roma visto che sin dagli anni Ottanta; si sono insediate le prime comunità cinesi e indiane. Pertanto è un quartiere multi etnico ed ha una popolazione media di 14.000 persone al Km quadrato con un costo al metro quadro che varia da 3000.00 a 5000.00 euro.
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